Se sei un tecnico incaricato della installazione di pannelli radianti a soffitto, questo articolo ti fornirà una guida dettagliata per il montaggio di tali sistemi.
Gli impianti a soffitto sono una soluzione efficace e discreta per il riscaldamento degli ambienti, offrendo numerosi vantaggi sia in termini estetici che funzionali. A differenza dei tradizionali termosifoni o fan coil, infatti, queste soluzioni sono integrate nella struttura dell’edificio, così da essere invisibili e liberando spazio prezioso negli ambienti interni.
Questi pannelli, dotati di tubi a serpentina attraverso cui circola un fluido termovettore, costituiscono il cuore di un impianto di riscaldamento radiante a soffitto. Il calore viene diffuso in modo uniforme e confortevole all’interno degli ambienti, contribuendo al benessere termico di chi vi abita.
Inoltre, considerando che i sistemi radianti possono essere associati a generatori di calore come le pompe di calore, è possibile non solo riscaldare gli ambienti durante i mesi più freddi, ma anche raffrescarli durante quelli più caldi, offrendo un comfort termico continuo e personalizzato in ogni stagione.
Continua a leggere per scoprire i dettagli e i consigli utili per l’installazione dei pannelli radianti a soffitto.
SOMMARIO
- Chi sono le figure coinvolte nell’installazione dei pannelli radianti a soffitto?
- Quali sono le fasi di installazione di un soffitto radiante?
- Requisiti di idoneità del sistema radiante a soffitto
- Scelta della struttura adeguata al sistema
- Verifica del disegno esecutivo
- Tracciamento delle quote
- Posa delle linea idrauliche e distribuzione dell’aria
- Montaggio e posa dei pannelli radianti a soffitto
- Collegamenti idraulici, messa in pressione e collaudo funzionale dell’impianto a soffitto
- Tamponamento con stuccatura, rasatura e finitura totale
- 1.Stuccaggio
- 2.Rasatura
- 3.Montaggio quadrotto di chiusura dei collegamenti idraulici
- 4.Giunti di dilatazione
- 5.Bordo di connessione parete-soffitto
- 6.Fessurazioni e crepe
- Conclusioni
Chi sono le figure coinvolte nell’installazione dei pannelli radianti a soffitto?
Nell’installazione dei pannelli radianti a soffitto sono coinvolte diverse figure professionali, ognuna con un ruolo specifico e fondamentale per il corretto svolgimento del lavoro:
- Cartongessista: è fondamentale per la posa corretta del sistema radiante a soffitto. Il cartongessista è un artigiano dotato di competenze e conoscenze tecniche necessarie per installare i pannelli radianti in conformità con le normative di settore, come la UNI 11424:2011 e la UNI 11555:2014, che definiscono le tecniche di posa e i requisiti di competenza per l’installazione di sistemi a controsoffitto
- Idraulico: è responsabile della connessione delle linee idrauliche ai pannelli radianti e della messa in pressione dell’impianto. Deve essere a conoscenza delle normative pertinenti, come la ISO 18566:2016, la ISO EN UNI 11855-5:2015 e la EN UNI 1264-4:2019, che regolano l’installazione dei sistemi radianti e definiscono le condizioni per la posa dei pannelli
- Direttore Lavori: come definito dal Decreto Ministeriale 07/03/2018 n. 49, ha il compito di controllare che i lavori siano eseguiti correttamente e in conformità al progetto. Deve verificare che i materiali utilizzati soddisfino i requisiti di qualità e funzionalità dell’opera e che l’installazione sia eseguita a regola d’arte
Queste figure professionali lavorano in sinergia per assicurare un’installazione efficace e sicura dei pannelli radianti a soffitto, rispettando gli standard normativi e le migliori pratiche del settore.
Quali sono le fasi di installazione di un soffitto radiante?
L’installazione di sistemi radianti a soffitto richiede un’attenta pianificazione e precisione per garantire un risultato efficiente e duraturo. Le fasi principali del processo sono le seguenti:
- Conoscere il sistema da installare: prima di iniziare, familiarizza con il tipo di sistema radiante che andrai a installare, comprese le sue specifiche tecniche
- Individuare i requisiti da soddisfare: valuta le caratteristiche strutturali del solaio e il peso del pannello radiante a soffitto per scegliere il tipo di orditura adeguata
- Scegliere la struttura adeguata al sistema: in base alle valutazioni, seleziona il tipo di orditura (singola, doppia sovrapposta, ecc.) e verifica la conformità alle norme tecniche (es. UNI EN 14566 e UNI EN 14195)
- Tracciare le quote: utilizzando strumenti laser, definisci le altezze e le linee di posa dell’orditura, assicurandoti che ci sia spazio sufficiente per il passaggio di eventuali impianti elettrici e idraulici
- Montare i sistemi di sospensione e la struttura: installa i sistemi di sospensione e l’orditura seguendo il progetto, assicurandoti della loro parità e orizzontalità
- Posa delle linee idrauliche e distribuzione aria: dopo il lavoro svolto dall’elettricista, installa le tubazioni idrauliche e, se necessario, i sistemi di distribuzione dell’aria
- Montaggio e posa dei pannelli: fissa i pannelli radianti a soffitto all’orditura utilizzando strumenti specifici per garantire un’installazione piana e stabile
- Collegamenti idraulici: collega le tubazioni dei pannelli al sistema principale, utilizzando tecniche appropriate per assicurare una connessione duratura e senza perdite
- Messa in pressione e collaudo funzionale: metti in pressione l’impianto per verificare eventuali perdite e assicurarti che il sistema funzioni correttamente, redigendo il relativo verbale di collaudo
- Tamponamento, stuccatura, rasatura e finitura: completa il soffitto con la stuccatura, rasatura e la finitura delle superfici, rispettando i livelli di qualità definiti dalle norme (UNI 11424)
Nei prossimi paragrafi vedremo ogni fase nel dettaglio.
Requisiti di idoneità del sistema radiante a soffitto
Prima di tutto, è cruciale comprendere le caratteristiche dei pannelli radianti. Tipicamente realizzati in cartongesso da 15 mm, contengono una tubazione di 13 mm di diametro, il tutto accoppiato con un isolante di 35 mm. Il pacchetto complessivo raggiunge così uno spessore di 5 centimetri.
Devi poi analizzare attentamente il peso dei pannelli, poiché esso varia significativamente in base alle dimensioni e al tipo di materiale utilizzato. Il peso infatti può variare da un minimo di 14 kg a un massimo di 39 kg per metro quadrato. Questa informazione è essenziale per determinare il metodo di fissaggio più adatto al tuo specifico progetto.
Una volta identificato il peso dei pannelli, è fondamentale valutare le caratteristiche del solaio su cui verranno installati. Solai diversi richiedono sistemi di ancoraggio specifici:
- Per un solaio in laterocemento userai tasselli e sistemi di fissaggio specifici
- Per solai in legno, saranno necessarie viti e tasselli differenti
In entrambi i casi, comunque, devi seguire le norme tecniche di riferimento, come la UNI EN 14566, che specifica le caratteristiche degli elementi di fissaggio in funzione del campo di applicazione.
Scelta della struttura adeguata al sistema
Le strutture di supporto variano notevolmente, con orditure singole e doppie che presentano caratteristiche diverse.
L’analisi del tipo di solaio e le informazioni relative al pannello guideranno la tua scelta verso l’orditura più adatta alle tue esigenze. È importante tenere presente che esiste una specifica normativa tecnica, la UNI EN 14195, che definisce le caratteristiche di idoneità della struttura. Questa norma stabilisce parametri quali lo spessore del profilo, garantendo che sia adeguato per il sistema che intendi installare.
Una selezione accurata della struttura garantirà una base solida e sicura per il sistema radiante a soffitto, ottimizzando l’efficienza e la durata nel tempo.
Verifica del disegno esecutivo
Il cartongessista incaricato di posare l’impianto e il cartongesso deve ricevere un disegno che delinei chiaramente l’andamento dei pannelli e, di conseguenza, dell’orditura.
È importante che questo disegno venga attentamente verificato, specialmente considerando l’eventualità di modifiche dell’ultimo momento, come l’inserimento di nuove bocchette d’aria o punti luce aggiuntivi, o eventuali cambiamenti nei piani di design, come l’installazione di tendaggi. Queste variazioni potrebbero influenzare il posizionamento dei pannelli e, di conseguenza, l’orditura stessa, con il rischio di danneggiare tubazioni o compromettere la struttura.
Parlando dell’andamento dell’orditura, poi, è cruciale orientarla in base ai pannelli e alle esigenze specifiche del progetto. Tipicamente, l’orditura classica prevede un doppio profilo, con la parte superiore definita come primaria e quella inferiore come secondaria, dove vengono ancorati i pannelli radianti a soffitto. Quest’ultima dovrebbe risultare parallela al lato corto o ortogonale a quello dei pannelli, a seconda delle dimensioni e del sistema scelto.
Inoltre, considerando il contesto sismico dell’Italia, è necessario prevedere una struttura antisismica adeguata.
Il nuovo NTC 2018, in vigore dal 29 marzo, ha introdotto modifiche significative rispetto alla normativa precedente del 2008, stabilendo che il controsoffitto in cartongesso debba essere assemblato in cantiere. Ciò implica che il progettista della struttura deve calcolare la domanda sismica, mentre il fornitore e l’installatore sono responsabili di fornire elementi e sistemi di collegamento conformi e capaci di resistere alle sollecitazioni sismiche previste.
Ad ogni modo, è compito della direzione lavori verificare il corretto assemblaggio di tali elementi.
Tracciamento delle quote
Dopo aver stabilito la quota zero del soffitto, utilizza una strumentazione laser per tracciare con precisione la linea di posa dell’orditura.
Quando si tratta di determinare lo spazio necessario per installare un sistema, considera che quasi sempre è richiesto uno spazio superiore a 130 mm. Tuttavia, tieni presente che spesso nel controsoffitto devono passare altri componenti, come impianti elettrici o tubazioni idrauliche, che richiedono quote superiori.
In alcuni casi, potresti riuscire ad installare un sistema soffitto con un valore inferiore ai 130 mm. Questa opzione però richiede una stretta collaborazione tra cartongessista e idraulico, oltre alla supervisione della direzione lavori, per garantire che lo spazio sia sufficiente per tutti i componenti necessari.
Evita comunque di fissare direttamente un sistema a cartongesso sul solaio, poiché ciò potrebbe compromettere la stabilità e la durabilità dell’installazione. Infatti, i movimenti del solaio potrebbero danneggiare il pannello in cartongesso, compromettendo l’intera finitura. Usa invece sistemi di fissaggio adeguati che tengano conto dei movimenti strutturali e garantiscano un’installazione sicura e duratura.
Posa delle linea idrauliche e distribuzione dell’aria
Nella fase di posa delle linee idrauliche e della distribuzione dell’aria, è fondamentale seguire una sequenza di lavoro ben definita, concordata in base alle caratteristiche specifiche del cantiere.
Di solito, prima interviene l’elettricista per la predisposizione dei collegamenti elettrici, seguito dall’idraulico per la distribuzione dell’aria. Spesso si realizza un sistema di riduzione dell’area della ventilazione meccanica prima di procedere al montaggio dell’orditura del controsoffitto. Le tempistiche vengono stabilite in modo collaborativo per garantire un flusso di lavoro efficiente e coordinato.
Durante la posa del sistema, poi, è importante prevedere gli spazi necessari per i collegamenti idraulici. Solitamente si crea un’area tecnica tra la parete e la prima serie di pannelli, così da agevolare l’accesso alle linee di alimentazione dei pannelli della stanza. Il collettore idraulico viene generalmente posizionato in aderenza al solaio. In situazioni particolari però può essere collocato anche al piano superiore, evitando di montarlo nella parte sottostante al soffitto, onde evitare complicazioni nella fase di sfiato dell’impianto.
Un ulteriore elemento importante da considerare è la barra di supporto delle linee idrauliche, la quale deve essere indipendente dall’orditura del cartongesso. Questa separazione è fondamentale per garantire che l’orditura sia dimensionata correttamente, tenendo conto solo del peso del pannello. Il cartongessista deve essere informato circa la presenza della barra di supporto per adeguare il numero di pendini in modo appropriato.
Per rispondere alla domanda frequente circa la compatibilità di un sistema radiante a soffitto su tetto inclinato: sì, è assolutamente fattibile. Questa combinazione infatti non solleva problemi di compatibilità e il funzionamento del sistema non viene compromesso dalla conformazione del soffitto. Tuttavia, è importante valutare attentamente il risultato finale dell’abitazione per garantire che il sistema soddisfi pienamente le esigenze di comfort termico degli ambienti.
Montaggio e posa dei pannelli radianti a soffitto
Una volta completata l’orditura, si procede al montaggio dei pannelli. Questi ultimi, già in fase di lavorazione, presentano degli spazi tecnici che consentono di abbinare quattro pannelli insieme con un’unica area di collegamento idraulico. Ciò facilita la gestione del cantiere, poiché il cartongessista può completare il montaggio dei pannelli, lasciando all’idraulico solo lo spazio necessario per i collegamenti.
Durante il montaggio dei pannelli, si consiglia l’uso dell’alza asta per facilitare l’operazione. Questo strumento infatti agevola il sollevamento dei pannelli e consente di posizionarli in modo perfettamente planare su tutta la superficie, garantendo un’applicazione uniforme in aderenza ai profili. Assicurati di posizionare i pannelli in asse, sia rispetto all’orizzontale che al verticale, per ottenere un risultato esteticamente gradevole e funzionale.
Un aspetto cruciale durante il montaggio dei pannelli è la tracciatura delle tubazioni. Questo passaggio ti serve per evitare di forare accidentalmente le tubazioni durante il fissaggio dei pannelli. Tutti i punti di fissaggio delle viti vengono riportati sui pannelli per garantire un’installazione precisa e sicura.
Passiamo ora a un altro elemento da montare attentamente: la vite. Evita che la parte piana della vite entri completamente nel gesso, poiché ciò comprometterebbe la tenuta della vite stessa. Se la vite penetra completamente nel gesso, la sua tenuta risulta compromessa poiché il gesso è un materiale friabile. Pertanto, nascondere la vite senza correggere il problema non risolve la situazione.
Collegamenti idraulici, messa in pressione e collaudo funzionale dell’impianto a soffitto
Hai completato la fase di posa di tutti i pannelli e ora è il momento di procedere con i collegamenti idraulici dell’impianto a soffitto. Segui attentamente questi passaggi per garantire un collegamento corretto:
- Porta la tubazione in corrispondenza del raccordo e tagliala a misura: usa gli strumenti appropriati per tagliare la tubazione nella lunghezza desiderata, assicurandoti che sia in linea con il raccordo
- Inserisci l’anello di serraggio: utilizza un’apposita pinza per allargare leggermente la tubazione, agevolando così l’inserimento dell’anello di serraggio. Posiziona l’anello intorno alla tubazione in modo che sia pronto per il collegamento
- Collega il tubo al raccordo: assicurati che il collegamento sia solido e che la tubazione sia perfettamente inserita nel raccordo
- Completa il serraggio: con una pinza dedicata completa il serraggio dell’anello intorno alla tubazione e al raccordo
Considera che i raccordi utilizzati per i collegamenti idraulici non hanno guarnizioni. Ciò assicura una tenuta affidabile nel tempo, senza rischi di perdite o malfunzionamenti dell’impianto.
Per quanto riguarda le tubazioni interne ai pannelli, che hanno un diametro di 10 mm, presta particolare attenzione al loro collegamento. Ogni tubazione da 10 mm è infatti dotata di un tappo che serve a preservarne la qualità e a evitare l’ingresso di sporco all’interno della tubazione. Inoltre, il tappo ha la funzione di mantenere dilatata la tubazione, facilitandone l’inserimento nel raccordo.
Tamponamento con stuccatura, rasatura e finitura totale
Arriviamo alla fase cruciale del tamponamento, della stuccatura e degli impianti di riscaldamento a soffitto. Questa fase richiede precisione e attenzione ai dettagli per ottenere una finitura impeccabile. Vediamo ciascun passaggio nello specifico.
1.Stuccaggio
In commercio sono disponibili diversi tipi di nastro per stuccatura, ognuno progettato per specifiche applicazioni. Scegli quello giusto in base al tipo di superficie da trattare.
Quando si tratta di abbinare una parete intonacata con un pannello in cartongesso a soffitto, ad esempio, usa un nastro per stuccatura di precisione in angolo. Ciò garantirà una connessione solida e una finitura uniforme. Una volta applicato lo stucco e posizionato il nastro, procedi con la stuccatura completa, assicurandoti di riempire completamente lo spazio tra i pannelli.
2.Rasatura
Dopo lo stuccaggio, è il momento di procedere con la rasatura. Esistono diversi livelli di rasatura, definiti dalla normativa UNI 11424, che variano in base alla qualità superficiale desiderata. Assicurati di scegliere il livello di rasatura più adatto allo scopo e alle caratteristiche dell’ambiente circostante. Ricorda che una buona illuminazione ti aiuta a individuare eventuali imperfezioni e ottenere una finitura di alta qualità.
3.Montaggio quadrotto di chiusura dei collegamenti idraulici
Una volta completata la rasatura, chiudi il vano tecnico lasciato aperto per i collegamenti idraulici. Utilizza un quadrotto di chiusura su misura e assicuralo saldamente con viti e colla. Applica quindi lo stucco e il nastro carta come descritto in precedenza, seguito da una stuccatura e rasatura finale per ottenere una finitura uniforme.
4.Giunti di dilatazione
Anche se possono sembrare antiestetici, sono essenziali per prevenire la formazione di fessurazioni nel tempo. Segui le indicazioni del produttore per posizionare i giunti di dilatazione in base alle dimensioni locali e assicurati che siano installati correttamente lungo il perimetro del soffitto.
5.Bordo di connessione parete-soffitto
Infine, assicurati di mantenere uno spazio di fuga di almeno 2 mm tra la parete e il soffitto in cartongesso. Questo permetterà al soffitto di dilatarsi senza danneggiare la struttura. Se necessario, poi, installa un profilo di separazione per migliorare le prestazioni acustiche del sistema.
6.Fessurazioni e crepe
Infine, presta attenzione alle fessurazioni e alle crepe che possono comparire nel tempo. Questi problemi non sono causati direttamente dal controsoffitto radiante, ma dalla mancata applicazione delle corrette tecniche di installazione. Assicurati di seguire tutte le indicazioni e di adottare le migliori pratiche per garantire una finitura durevole e priva di difetti nel tempo.
Conclusioni
Se sei arrivato fino a questo punto, ti sarai accorto che i pannelli radianti a soffitto rappresentano una soluzione avanzata ed efficiente per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti.
Questo sistema, completamente integrato nella struttura dell’edificio, offre vantaggi estetici e funzionali, migliorando il comfort abitativo senza compromettere lo spazio disponibile. Dalla posa dei pannelli alla gestione dei collegamenti idraulici, fino alla finitura e al collaudo, ogni fase richiede attenzione ai dettagli e competenze tecniche specifiche.
Se desideri approfondire gli aspetti legati ai sistemi radianti, sia a soffitto che a pavimento, ti invitiamo a contattare Coppola Rappresentanze per una consulenza personalizzata. Ti forniremo tutte le informazioni necessarie a guidarti nella scelta delle soluzioni di riscaldamento più adatte alle esigenze del cantiere.