3 Errori più comuni nella installazione dei pannelli radianti a pavimento

3 Errori più comuni nella installazione dei pannelli radianti a pavimento

I pannelli radianti a pavimento sono una scelta innovativa ed efficiente per il riscaldamento degli edifici, ma devi fare attenzione a evitare alcune trappole che potrebbero compromettere il funzionamento ottimale del sistema. Da uno strato di riempimento insufficiente a un materiale di rivestimento non adeguato, ci sono diverse aree in cui è facile inciampare.

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SOMMARIO

Come sono fatti i pavimenti radianti?

In sostanza, un impianto a pavimento radiante può essere paragonato a un grande radiatore posizionato sotto il pavimento. Questo paragone, sebbene semplice, fornisce un’idea chiara del funzionamento del sistema. 

Vediamo quali sono le parti che compongono l’impianto insieme ai pannelli per il riscaldamento a pavimento:

  1. Solaio: è la base su cui si installa il sistema. Le sue caratteristiche influenzano il dimensionamento dell’impianto, specialmente per quanto riguarda la conduzione termica verso l’ambiente sottostante
  2. Foglio protettivo: questo strato protegge il sistema dall’umidità e dal vapore acqueo che può formarsi sulla superficie del solaio esposta a sbalzi di temperatura
  3. Pannello isolante: fondamentale per ridurre la dispersione termica verso il basso e creare una barriera termica efficace. Ne esistono diversi tipi sul mercato, con variazioni di spessore, materiali e struttura, adatti a diverse esigenze
  4. Massetto: questo fluido cementizio copre il pannello per riscaldamento a pavimento e fornisce una superficie stabile per posare il pavimento finale che può essere un parquet o delle piastrelle. Il massetto deve avere una buona conduzione termica e resistenza meccanica per garantire un riscaldamento uniforme e duraturo
  5. Tubazioni radianti: costituiscono il cuore del sistema a pavimento radiante, trasportando il fluido riscaldante che emette calore verso l’ambiente circostante. Sono realizzate con materiali che assicurano la massima resa termica e resistenza alla corrosione, come il multistrato PE-Xb con strato intermedio in alluminio
  6. Banda perimetrale: questa striscia di materiale isolante, di solito in polietilene espanso, viene posizionata lungo il perimetro dell’area dove saranno installati i pannelli radianti. Il suo scopo è creare un disaccoppiamento termico tra il pavimento e le pareti circostanti, consentendo al pavimento di assorbire sbalzi termici senza influenzare l’efficienza del sistema
  7. Testa motorizzata per termostato: controlla la temperatura dell’acqua che scorre attraverso le tubazioni radianti, regolando così il riscaldamento dell’ambiente
  8. Distributore a collettori: si tratta di una centralina che regola la distribuzione del fluido riscaldante nelle diverse sezioni dell’impianto radiante, garantendo un flusso uniforme e controllato
  9. Graffatrice a clip per il fissaggio dei tubi: quando si utilizzano pannelli isolanti lisci, i tubi vengono fissati mediante apposite clips, che vengono applicate con una graffatrice apposita per assicurare una posa precisa e stabile

Ora che sai come è fatto un pannello radiante a pavimento vediamo quali sono le tipologie disponibili sul mercato.

sistemi di adduzione e staffaggi

Tipologie di pannelli radianti a pavimento

Esistono due tipologie principali di pannelli isolanti per i sistemi a pavimenti radianti:

  • Pannelli a superficie piana: utilizzati sin dai primi tempi, servono principalmente a creare un substrato isolante tra il sottofondo e il massetto dove verranno collocati i tubi. All’inizio, venivano semplicemente protetti da un foglio di polietilene per prevenire l’umidità dal massetto. Successivamente, una rete elettrosaldata veniva posta sopra di essi per ancorare i tubi e garantire coesione. Anche nei sistemi a secco o ribassati, questi pannelli sono comuni, ma vengono solitamente fresati per ospitare i tubi e spesso sono dotati di un foglio protettivo in alluminio per migliorare la distribuzione del calore
  • Pannelli preformati o bugnati: sono stati sviluppati per semplificare le installazioni. Grazie alla loro superficie superiore sagomata, infatti, consentono un ancoraggio più ordinato e fisso dei tubi. Di solito sono dotati di un film protettivo in polistirolo compatto per proteggere il massetto dall’umidità. Questa tipologia di pannelli ha visto lo sviluppo di diverse forme, misure e interassi di posa, ciascuna con le proprie caratteristiche specifiche

Entrambe le tipologie di pannelli isolanti richiedono l’installazione di una fascia perimetrale isolante lungo i muri e altri elementi strutturali. Questa fascia, realizzata in polietilene a celle chiuse, svolge importanti funzioni di assorbimento delle dilatazioni del massetto, isolamento termico e garanzia di discontinuità acustica tra massetto, pavimento e pareti.

A questo punto non ci resta che scoprire quali sono gli errori più comuni nella installazione dei pannelli a pavimento.

LEGGI ANCHE: Come si montano i pannelli radianti a soffitto?

3 errori da non fare se vuoi installare un sistema radiante a pavimento

L’installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento radiante può sembrare un compito semplice, ma è essenziale evitare alcuni errori comuni per garantire un funzionamento ottimale. Di seguito ne riporto tre.

1. Non Seguire il disegno dettagliato

Uno degli errori più gravi che puoi fare è non seguire il disegno dettagliato fornito con l’impianto. Ogni impianto infatti ha ne ha tre:

  • Disegno dei pannelli: mostra la disposizione dei pannelli per il riscaldamento a pavimento, indicando anche quelli che devono essere tagliati e dove devono essere posizionati
  • Disegno della tubazione: illustra la disposizione delle tubazioni, la lunghezza dei circuiti e i metri segnati sui tubi. Ciò ti permette di verificare la correttezza durante l’installazione
  • Combinato: questo disegno mostra l’insieme di tubi e pannelli, indicando anche le portate dei singoli circuiti per un corretto bilanciamento

Seguire attentamente questi disegni è cruciale. Se non lo fai, rischi di compromettere l’efficacia dell’intero sistema. Correggere gli errori richiede tempo e risorse, quindi è meglio prevenirli.

2. Riempire l’impianto con la canna dell’acqua

Un errore grave è riempire l’impianto con la semplice canna dell’acqua. Questo metodo non permette di eliminare tutta l’aria dai circuiti, impedendo così la corretta circolazione dell’acqua.

Il riempimento invece deve essere fatto con una pompa di riempimento e lavaggio impianti, che garantisce la rimozione dell’aria e permette di portare l’impianto alla giusta pressione per 24 ore. Ciò ti consente di verificare eventuali perdite prima di procedere con la piastrellatura, assicurando che l’impianto sia perfettamente funzionante.

3. Non utilizzare i materiali specificati

Infine, è fondamentale usare i materiali indicati nella guida di posa e nella stratigrafia fornita con il preventivo. I materiali, come i collanti, sono stati testati e garantiti per funzionare correttamente con il sistema.

Ordinare i materiali con anticipo evita problemi di disponibilità e garantisce che tu abbia tutto il necessario al momento dell’installazione. Non fidarti di alternative suggerite all’ultimo minuto: potrebbero non essere testate e compromettere il funzionamento del sistema.

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