Come funziona un addolcitore d’acqua a scambio ionico?

Come funziona un addolcitore d’acqua a scambio ionico?

Come funziona un addolcitore? Tale domanda spesso suscita curiosità e confusione. Molti infatti non sono a conoscenza di questo strumento essenziale per migliorare la qualità dell’acqua domestica. 

Un addolcitore è un dispositivo progettato per ridurre la durezza dell’acqua, migliorandone così le proprietà e proteggendo tubature, elettrodomestici e superfici da dannosi depositi di calcare. Ci sono due tipologie di addolcitori:

  1. Domestici: progettati per abitazioni, li troviamo in diversi modelli. Da quelli compatti per piccoli appartamenti a unità più robuste per case plurifamiliari
  2. Per uso commerciale e condominiale: gestiscono ingenti volumi di acqua e possono servire più unità abitative o attività commerciali, come ristoranti e saloni di bellezza 

In questo articolo ti daremo tutte le informazioni necessarie per conoscere le componenti di un addolcitore d’acqua e come funziona. Scoprirai anche in che modo lavora uno speciale dispositivo della casa KINETICO capace di effettuare il processo di addolcimento senza l’utilizzo di energia elettrica.

Prosegui nella lettura.

SOMMARIO

Funzionamento addolcitore acqua: quali componenti?

Il funzionamento degli addolcitori d’acqua si basa su una serie di componenti chiave, ciascuno con un ruolo specifico:

  • Serbatoio principale: contiene la resina scambiatrice di ioni, essenziale per il trattamento dell’acqua dura. L’acqua passa attraverso questo serbatoio, dove avviene lo scambio ionico che riduce la durezza dell’acqua
  • Serbatoio di salamoia: immagazzina sale in pastiglie, utilizzato per creare una soluzione salina necessaria per la rigenerazione delle resine. La rigenerazione è il processo che ripristina la capacità della resina di scambiare ioni
  • Valvola di controllo: gestisce il flusso dell’acqua attraverso l’addolcitore e supervisiona le diverse fasi del processo, come il lavaggio, il risciacquo e la rigenerazione. Questa valvola assicura il corretto funzionamento dell’addolcitore
  • Timer o centralina: regola l’addolcitore, programmando le fasi di rigenerazione e monitorando il consumo di sale. La centralina può essere impostata per avviare la rigenerazione a intervalli regolari o in base all’uso effettivo dell’acqua
  • Tubature e raccordi: collegano il serbatoio delle resine, il serbatoio di salamoia e la valvola di controllo. Questi componenti permettono il flusso continuo dell’acqua tra le diverse parti dell’addolcitore, assicurando un trattamento uniforme
  • Sistemi di allarme o indicatori: alcuni dispositivi per ridurre la durezza idrica sono dotati di sistemi di sicurezza aggiuntivi, ad esempio quando un tubo è troppo pieno. Questo sistema previene la fuoriuscita di acqua in caso di malfunzionamento della valvola di salamoia, garantendo una maggiore sicurezza e affidabilità

Ogni componente è essenziale per assicurare il funzionamento efficace di un addolcitore d’acqua. Vuoi sapere come lavorano questi sistemi? Te lo diciamo nel prossimo paragrafo.

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Addolcitore per acqua: qual è il funzionamento?

Un addolcitore opera attraverso un processo chimico noto come scambio ionico che avviene nelle seguenti fasi:

  1. Ingresso dell’acqua dura: l’acqua dura, ricca di minerali come calcio e magnesio, entra nel serbatoio dell’addolcitore. Quindi scorre attraverso un letto di resine alimentari, costituite da polimeri sintetici sotto forma di perline di polistirene
  2. Scambio ionico: le resine all’interno del serbatoio sono caricate con ioni di sodio. Poiché le resine sono anioni (carica negativa) e i minerali di calcio e magnesio sono cationi (carica positiva), avviene una naturale attrazione tra le cariche opposte. Durante questo passaggio, gli ioni di calcio e magnesio vengono attratti e trattenuti dalle resine, mentre gli ioni di sodio vengono rilasciati nell’acqua
  3. Rimozione della durezza: l’acqua, ora priva degli ioni di calcio e magnesio e arricchita di ioni di sodio, esce dal serbatoio come acqua addolcita. Questa è pronta per l’uso domestico, contribuendo a prevenire la formazione di calcare nelle tubature e negli elettrodomestici
  4. Rigenerazione delle resine: dopo un certo periodo di utilizzo, le resine si saturano di ioni di calcio e magnesio e perdono la loro efficacia. Dunque, per ripristinare la loro capacità di scambio, l’addolcitore avvia la fase di rigenerazione. In questa fase, una soluzione salina, preparata nel serbatoio di salamoia, viene pompata attraverso le resine. La soluzione, ricca di ioni di sodio, rimuove gli ioni di calcio e magnesio dalle resine e li sostituisce con ioni di sodio
  5. Lavaggio e risciacquo: gli ioni di calcio e magnesio, insieme alla soluzione salina non necessaria, vengono scaricati. Le resine vengono quindi sciacquate per eliminare eventuali residui di salamoia, ripristinando completamente la loro capacità di scambio ionico

Una volta completata la rigenerazione, l’addolcitore è pronto per riprendere il normale funzionamento, garantendo un continuo approvvigionamento di acqua addolcita. Sul mercato esistono ancora dispositivi del genere che lavorano a corrente, con tutte le problematiche che possono sorgere in caso di blackout

Abbiamo però la soluzione. Continua a leggere per scoprirla.

KINETICO addolcitore: come funziona senza energia elettrica?

Gli addolcitori Kinetico rappresentano un’innovazione significativa nel trattamento dell’acqua, grazie alla loro capacità di funzionare senza energia elettrica. L’intero processo di addolcimento idrico si articola come segue:

  • Gli addolcitori Kinetico utilizzano una testata brevettata che non richiede energia elettrica per il funzionamento. Questa testata è il cuore del sistema e controlla il processo di addolcimento e rigenerazione
  • Il sistema è dotato poi di due bombole di resina. L’acqua dura entra nella prima bombola, dove le resine Kinetico, con una capacità di scambio fino a otto volte superiore rispetto alle resine tradizionali, trattengono gli ioni di calcio e magnesio
  • L’acqua trattata passa attraverso una turbina collegata a un orologio all’interno della testata. Questo meccanismo regola la programmazione della rigenerazione delle resine senza l’ausilio di energia elettrica
  • Durante la fase di rigenerazione, la seconda bombola entra in funzione e utilizza l’acqua residua per eseguire il contro-lavaggio delle resine. Questo processo riduce il consumo di acqua potabile per il lavaggio di oltre il 90% e diminuisce il consumo di sale a un decimo rispetto ai sistemi tradizionali

Il sistema a doppia bombola garantisce acqua addolcita 24 ore su 24. Infatti, mentre una bombola è in fase di rigenerazione, l’altra continua a fornire acqua trattata, assicurando un flusso costante di acqua addolcita senza interruzioni. 

Questi vantaggi si traducono in costi di gestione significativamente ridotti. Eliminando l’uso dell’energia elettrica semplifichiamo l’installazione dei sistemi e riduciamo i costi operativi, rendendo gli addolcitori Kinetico una scelta efficiente ed economica per il trattamento dell’acqua.

Se hai ulteriori domande o necessiti di chiarimenti tecnici, siamo disponibili per una consulenza professionale gratuita.

Domande frequenti

Come funziona un addolcitore per casa?

Un addolcitore per casa riduce la durezza dell’acqua, causata da minerali come calcio e magnesio, responsabili della formazione di calcare. Il funzionamento si basa sul processo di scambio ionico

Quando l’acqua dura entra nell’addolcitore, scorre attraverso una resina cationica che scambia gli ioni di calcio e magnesio con ioni di sodio. Questo processo trasforma l’acqua dura in acqua “addolcita”. Per mantenere l’efficacia dell’addolcitore, le resine devono essere rigenerate periodicamente. Durante la rigenerazione, l’addolcitore utilizza una soluzione salina per pulire le resine, espellendo gli ioni accumulati e ripristinando la loro capacità di scambio. Questo ciclo di rigenerazione garantisce un’efficace riduzione della durezza dell’acqua e un funzionamento ottimale dell’addolcitore.

Dove si scarica l’acqua del lavaggio addolcitore?

L’acqua di scarico del lavaggio dell’addolcitore deve essere indirizzata verso uno scarico appropriato. Durante il processo di rigenerazione delle resine, l’addolcitore utilizza una soluzione salina per pulire le resine e rimuovere gli ioni accumulati. Questa acqua di rigenerazione, ricca di sali e impurità, deve essere scaricata in un impianto di scarico dedicato, come un tubo di scarico domestico o un sistema di drenaggio. 

Assicurati di installare l’addolcitore a valle del contatore dell’acqua, così che tutte le utenze domestiche ricevano acqua addolcita. Verifica che il punto di scarico sia conforme alle normative locali e sia in grado di gestire il volume e la composizione dell’acqua di scarico. 

Come funziona la rigenerazione di un addolcitore?

La rigenerazione di un addolcitore è un processo automatico che si attiva in base ai litri di acqua trattata o tramite un timer. Durante questo processo, la resina viene rigenerata con una soluzione di acqua e sale, ripristinando gli ioni di sodio e preparandola per un nuovo ciclo di addolcimento. 

Il ciclo di rigenerazione comprende quattro fasi principali:

  1. Lavaggio controcorrente: all’inizio, l’addolcitore esegue un lavaggio delle resine in senso inverso al flusso dell’acqua normale per rimuovere le impurità e fluidificare le resine
  2. Aspirazione della salamoia: la valvola aspira la salamoia dal deposito di sale e la fa circolare lentamente nel letto delle resine. Questo passaggio ricarica la resina con ioni di sodio e spinge gli ioni di calcio verso lo scarico
  3. Lavaggio rapido: dopo la salamoia, si esegue un risciacquo finale per rimuovere eventuali residui di acqua salata e ripristinare il letto della resina
  4. Riempimento del deposito di salamoia: infine, il deposito di sale viene riempito di acqua per preparare la salamoia per il prossimo ciclo di rigenerazione

Alcuni modelli avanzati possono includere un sistema automatico di produzione di cloro tramite elettrolisi salina, per disinfettare resine e salamoia, prevenendo contaminazioni microbiologiche.

Cosa succede se non si mette il sale nell’addolcitore?

Se non metti sale nell’addolcitore, il sistema non può eseguire correttamente la rigenerazione delle resine. Senza sale infatti, la resina accumula gli ioni di calcio e magnesio senza rilasciarli, compromettendo la sua capacità di addolcire l’acqua. L’acqua che passa attraverso l’addolcitore potrebbe risultare non addolcita o, in alcuni casi, addirittura più dura di prima. 

Inoltre, se questo problema persiste, le resine possono rimanere intrise di minerali, riducendo la loro efficienza e durata. Assicurati di monitorare il livello di sale e rifornirlo regolarmente per evitare questi problemi e prolungare la vita del tuo addolcitore.

Hai bisogno di ulteriori informazioni sugli addolcitori d’acqua e il loro funzionamento? 

Contattaci ora per una consulenza gratuita e senza impegno con un nostro esperto Coppola Rappresentanze.

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